SILVIO ZANELLA

biografia

 

Silvio Zanella nasce il 9 ottobre 1918 a Gallarate.

Giovanissimo inizia l’attività pittorica, continuandola anche durante il secondo conflitto mondiale presso l’Aeroporto della Regia Aeronautica di Viterbo. Nel 1946 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera studiando con gli artisti Carlo Carrà, Aldo Carpi e Achille Funi e con gli storici dell’arte Eva Tea e Guido Ballo. Negli stessi anni compie, sistematicamente, viaggi in Italia e all’estero stringendo rapporti di amicizia con numerosi pittori, scultori, poeti, critici e storici dell’arte italiani ed europei, e inizia a operare attivamente e polemicamente per il rinnovo dell’arte italiana dipingendo, scrivendo, organizzando mostre, conferenze, dibattiti. La ricerca infatti di una poetica e di una forma estetica personale e riconoscibile e la profonda convinzione che le arti fossero uno strumento indispensabile di crescita, di educazione, di confronto critico con la realtà e con il mondo, lo hanno spinto per decenni non solo a percorrere la strada di un’arte indagata, sentita e amata in ogni momento della sua vita d’uomo e di artista, ma anche a ideare e a far nascere i suoi progetti culturali più importanti, il Premio Gallarate e la Civica Galleria (oggi MA*GA) che tanto hanno contribuito a determinare un profondo cambiamento istituzionale e sociale della città.

Con un gruppo di amici nel 1949 fonda il Premio Nazionale Arti Visive “Città di Gallarate” del quale è rimasto organizzatore e segretario fino al 1996, e poi presidente onorario. Per alcuni anni si dedica all’insegnamento, alla critica e alla storia dell’arte contemporanea; a metà degli anni cinquanta inizia l’attività professionale di interior designer e progettazione architettonica, continuata sino al 1990. Inizia ad essere chiamato a far parte di commissioni artistiche e giurie per gli inviti e per l’assegnazione di premi.

Nel 1956 esegue il ciclo di incisioni su marmo per l’edificio dei colombari del Cimitero Monumentale di Gallarate, raffigurante la “Genesi” ed i “15 misteri del Rosario”. Nel 1958 sposa la pittrice e docente in disegno e storia dell’arte Liliana Bianchi dalla quale ha tre figli, Angelo, Giulio, Emma. Gli inizi degli anni sessanta coincidono con la sua affermazione nazionale in campo pittorico nell’ambito degli “Ultimi naturalisti” e del “Neonaturalismo padano”.

Sono gli anni in cui espone in importanti Gallerie come la Galleria Pater di Milano, la Galleria del Cavallino di Venezia, la Galleria La Bussola di Torino. Nel 1962 esegue le vetrate policrome della Chiesa di Sant’Antonio Abate di Gallarate, dedicate alla Santa Eucarestia. Su incarico del Sindaco di Gallarate, nel 1966 realizza la Civica Galleria d’Arte Moderna della quale è stato direttore fino al 1998.

Nel 1967 aderisce al Gruppo Lumen numen di Anversa composto da Jean Bazaine, Jean Bertholle, Bert, Gawin Claus, Dikran Daderian, De Leger, De Man, Joaquin, Kolman, Largot, Le Moal, Morel, RademaKers, Seller, Van de Velde, Zanella, e con esso espone in diverse mostre all’estero; e nel 1968 al Gruppo 7 Italia composto da Arde, Becheroni, D’ Anna, Gribauo, Marletta, Piccaluga, Zanella e con esso espone in varie mostre in Italia ed all’estero.

Agli inizi degli anni Settanta si impegna in campo socio politico quale Assessore ai Lavori Pubblici della sua città stimolando la realizzazione di importanti opere come l’ampliamento della sede della Civica Galleria, la costruzione di quattro edifici scolastici, del palazzo dei Licei, della piscina comunale, di collettori fognari, della strada di circonvallazione detta  Mornera.

Dopo alcuni anni di lavoro, nel 1973 conclude il rinnovamento del Museo Artistico Archeologico e Storico della Società Studi Patri di Gallarate, che dirigerà per diciannove anni.

Nella seconda metà degli anni Settanta progetta e realizza il Museo della Tecnica e del Lavoro M. V. Agusta di Gallarate.
Con amici fonda l’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese , di cui sarà presidente sino al 2003.

Nel 1978 per Chiesa San Paolo Apostolo in Gallarate esegue la Via Crucis, un ciclo di bassorilievi policromi in ceramica  a gran fuoco. Nel 1980 viene nominato Consulente del Centro Sistema Museale per l’Arte Contemporanea della Regione Lombardia.

Negli anni Ottanta e Novanta si dedica allo sviluppo della Civica Galleria di Arte Moderna di Gallarate, ora “Museo MA*GA, ampliando la collezione permanente, costituendo la Biblioteca specialistica e gli Archivi del Museo, del Premio Gallarate, del MAC e del MADI, nonché fondando la sezione design del Museo.

Silvio si spegne a Gallarate nel 2003.